Il nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza sostituisce le vecchie procedure fallimentari, introducendo delle novità tra cui la segnalazione da parte dell’Agenzia delle entrate, INPS e dell’Agenzia delle riscossioni agli organismi di composizione della crisi di impresa di eventuali dissesti economici e finanziari al fine di rilevare tempestivamente la crisi dell’impresa per permettere all’imprenditore di trovare una soluzione.
LIMITI DELL’ESPOSIZIONE DEBITORIA CHE FANNO SCATTARE LA SEGNALAZIONE:
Agenzia delle entrate:
- iva non versata in base alle dichiarazioni di importo superiore a 25.000,00 euro per ricavi annui fino a 2.000.000,00 euro
- iva non versata in base alle dichiarazioni di importo superiore a 50.000,00 euro per ricavi annui fino a 10.000.000,00 euro
INPS:
- ritardo dei versamenti di oltre sei mesi dei contributi previdenziali e comunque per importi superiori a 50.000,00 euro
Agenzia delle riscossioni:
- per le imprese individuali debiti scaduti per un importo superiore a 500.00,00
- per le imprese collettive debiti scaduti per un importo superiore a 1.000.000,00
Gli enti saranno autorizzati a segnalare gli imprenditori da agosto 2021, per questo motivo lo studio Forlenza consiglia una attenta e accorta gestione delle partite debitorie.
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